Lavrov ha detto di avere ricevuto rassicurazioni da John Kerry: l’America sarebbe cioè in grado di portare al tavolo del summit l’opposizione “senza precondizioni”; fa però trapelare un ottimismo cauto: “La questione per Washington non è accettare che il regime partecipi al summit, ma quanto Assad sia pronto a negoziare”. Si riapre, intanto, il dossier sui rapimenti in Siria. La Farnesina ha annunciato di essere sulla buona strada per riportare a casa Domenico Quirico, il giornalista italiano rapito oltre quattro mesi fa. Il ministero degli Esteri è invece più cauto su padre Paolo Dall’Oglio, sequestrato a Raqqa a fine luglio: secondo fonti dell’opposizione, il padre gesuita negli ultimi giorni avrebbe inviato un sms. E il rapimento come mezzo di scambio politico coinvolge anche il Libano: ieri due piloti turchi sono stati rapiti a Beirut da un gruppo armato che ha chiesto, in cambio della loro liberazione, il rilascio di sei libanesi rapiti in Siria. La Turchia, vicina alla resistenza siriana, ha chiesto a tutti i suoi cittadini presenti in Libano di lasciare immediatamente il Paese.
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/08/10/Siria:%20diplomazia%20internazionale%20impegnata%20per%20Ginevra%202/it1-718574
del sito Radio Vaticana
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