lunedì 26 agosto 2013

Siria, libero l'artista Abdelke...

Dopo oltre un mese di detenzione le autorità siriane hanno rilasciato il noto pittore, arrestato perché membro del Partito Comunista e vicino alle opposizioni anti-Assad.

Roma, 26 agosto 2013, Nena News - L'artista siriano Youssef Abdelke è stato rilasciato. Dopo un mese e tre giorni di detenzione, il noto pittore e scultore - da tempo critico del regime di Bashar al-Assad - è stato liberato dalle autorità siriane ed è tornato nel suo laboratorio nel quartiere di Sarouja, nella città vecchia di Damasco.

Pochi giorni fa, il 22 agosto, amici e avvocati si erano presentanti di fronte al Palazzo di Giustizia della capitale per conoscere il destino dell'artista. Il pomeriggio stesso, Abdelke è stato rilasciato. Ha perso 14 chili nei 25 giorni di detenzione nel carcere di Tartus e nei dieci successivi ad Al-Khatib.

"Sono stato arrestato per la mia affiliazione al Partito Comunista e alle opposizioni. La mia detenzione è stata una forma di punizione per le mie posizioni politiche degli ultimi tre anni - ha detto Abdelke una volta libero - Il mio arresto è solo una piccola goccia nella lotta del popolo siriano a vivere in dignità e giustizia, in uno Stato democratico".

Abdelke ha raccontato della vita in carcere: sebbene la sua popolarità gli abbia permesso di evitare le condizioni peggiori, l'artista si è detto sconvolto per il modo in cui venivano trattati gli altri detenuti, condizioni "da medio evo".

Youssef Abdelke, noto in tutto il mondo tanto da vantare opere in esposizione ai quattro angoli del globo, dal British Museum a Londra all'Istituto del Mondo Arabo a Parigi, era stato arrestato il 18 luglio ad un checkpoint nella città portuale di Tartus, in compagnia di altri due membri del partito Comunista, Tawfiq Omran e Adnan al-Dibs. 

Immediata era stata la reazione della famiglia e degli amici che avevano subito lanciato una campagna via Facebook per la sua liberazione. "La sua detenzione può apparire una cosa piccola se comparata alle violenze sanguinose e alla distruzione della Siria, ma è comunque inaccettabile - aveva detto la moglie, Hala Alabdalla - Chiunque lavori pacificamente e dall'interno per la rivoluzione contro Assad è sacro e non andrebbe toccato".

Abdelke, poche ore prima del suo arresto, aveva firmato una petizione insieme ad altri artisti siriani, poeti, scrittori e musicisti, nella quale esprimeva il suo impegno a favore "dei principi della rivoluzione popolare lanciata nel marzo 2011 e che puntano alla creazione di un sistema politico democratico e plurale". Nella petizione, gli artisti chiedevano la deposizione di Bashar al-Assad e il trasferimento dei poteri ad un governo ad interim sotto la supervisione delle Nazioni Unite. 
(Nena News)

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