Nel mio ultimo viaggio in territorio siriano ho conosciuto Melek...un ragazzino di 11 anni...un bel sorriso ma due occhi molto tristi...Melek e' molto attivo...furbo...vivace...e' felicie di sapere che sono arrivato dall'Italiae cerca di [arlare con me usando le quattro parole che ha imparato di italiano...
Melek non e' piu' un bambino come tutti i bambini del mondo....la sua casa e' stata rasa al su9lo daibombardamenti...
Melek ha perso una gamba...
Oggi cammina con le stampelle..
Dopo il ferimento ha seguito le strade della speranza come molti suoi amici...
E' arrivato in urchia e qui e' stato operato..
Medici italiani gli hanno preparato una protesi che pero' lui non vuole utilizzare...
La guerra gli ha cambiato completamente la vita...
Malek non potra' piu' correre e giocre come tutti i bambini della sua eta'..
Non vuole trnare a scuola...
La guerra ha cambiato la sua vita...
Quando gli ho chiesto perche' non vuole tornare a scuola i suoi occhi si sono spenti...
Il Suo sorriso e' sparito...
Guardando il pavimento con un filo di voce mi ha risposto...
"Mi vergogno...non saro' piu' un bambino come tutti gli altri"
Questae' la storia di Malek...questa e' la storia di migliaia e migliaia di bambini siriani,,.
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