Damasco, 20 ago. (TMNews) – Nuove battaglie sono scoppiate nelle zone strategiche a maggioranza curda in Siria, delle quali jihadisti e principale partito curdo si contendono il controllo. Lo hanno indicato attivisti e organizzazioni non governative.
Nella provincia nordorientale di Hasakeh, “gli scontri sono scoppiati all’alba e hanno visto contrapposti i Comitati per la protezione della popolazione curda (Ypg) allo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis), Fronte al Nusra e altri battaglioni”, ha dichiarato l’Osservatorio siriano per i diritti umani. I combattimenti hanno interessato i villaggi di Dardara, Hmeid e Jafa e gli altri che circondano la città strategica di Ras al Ain, vicino alla frontiera turca. Combattimenti che arrivano giorni dopo che i jihadisti legati ad al Qaida hanno attuato una nuova offensiva per prendere il controllo delle areee a maggioranza curda.
Le violenze sono state talmente dure che circa 30mila siriani, in maggior parte curdi, si sono rifugiati nel vicino Iraq, ha spiegato l’Onu. Il massiccio esodo della settimana scorsa è sembrato il principale da novembre, quando circa 9mila siriani si rifugiarono in Turchia. “C’è una guerra per il territorio, il controllo e il petrolio”, hanno denunciato gli attivisti curdi da Ras al Ain. Il partito dell’Unione democratica curda, il principale nell’area e che domina il Ypg, ha annunciato progetti di autonomia per le aree curde.
Sempre in Siria, intanto, il fuoco delle truppe fedeli al presidente Bashar al Assad contro il quartiere Tariq al Bab della città settentrionale di Aleppo, sotto il controllo dei ribelli, ha provocato quattro vittime, tra cui un bambino....

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