Ieri Russia e Cina hanno bocciato in Consiglio di Sicurezza la bozza di risoluzione presentata da Londra e Parigi che le avrebbe autorizzate a prendere “misure necessarie” per proteggere i civili siriani, in riferimento al capitolo 7 della Carta dell’Onu. Tanto per rimarcare per l’ennesima volta la spaccatura profonda della comunità internazionale sul dossier siriano. Critici gli Stati Uniti. Dal Dipartimento di Stato arriva una forte obiezione all’intransigenza russa accusata di generare paralisi politica per proteggere crimini contro l’umanità. Ma se Washington è più cauta, Londra e Parigi premono perché si intervenga e subito. Non sembra tra l’altro caduta del tutto l’opzione di un intervento a firma Nato per bypassare il mandato Onu. Il governo di Damasco intanto avverte sulle possibili conseguenze di un attacco internazionale e accusa direttamente Francia e Gran Bretagna di aver aiutato terroristi. Dall’Iran giungono invece minacce ancora più pesanti: se Damasco verrà colpita, immediatamente dopo lo sarà anche Tel Aviv. Teheran lascia intendere che anche Hezbollah, dal confine libanese, coopererà per attuare la rappresaglia.
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/08/29/Crisi%20siriana.%20Obama:%20non%20sar%E0%20un%20nuovo%20Iraq.%20Contrarie%20all'attacco/it1-723683
del sito Radio Vaticana
Nessun commento:
Posta un commento