mercoledì 19 febbraio 2014

UCRAINA...Battaglia in Ucraina, 26 morti negli scontri...





Notte di proteste a Kiev. Ianukovic annuncia pugno duro. Ue convoca comitato sicurezza per sanzioni


"La gravità degli scontri in corso a Kiev pone il popolo ucraino di fronte ad una situazione drammatica, di una violenza inaccettabile che come europei condanniamo con estrema fermezza. E' con massima preoccupazione che va considerato - e scongiurato - il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell'Unione Europea". E' il grido di allarme lanciato dal ministro degli Esteri italiano Emma Bonino all'indomani della tragica notte di scontri nella capitale ucraina. A Kiev, infatti, si è consumata una notte di sangue con scene da "apocalisse" su una piazza Indipendenza avvolta dalle fiamme e migliaia di manifestanti impegnati in violenti scontri con i poliziotti in tenuta antisommossa. Il bilancio ufficiale delle violenze, secondo un comunicato del ministero della Sanità, era di almeno 25 morti - poi saliti a 26, 19 dei quali per arma da fuoco - mentre il presidente Yanukovich, in un discorso nella notte, ha addossato la responsabilità dell'escalation all'opposizione: "Sono stati oltrepassati i limiti". Il presidente in mattinata ha poi proclamato per domani un giorno di lutto nazionale. Il ministro Bonino ha poi aggiunto:
"Nonostante i margini negoziali fra governo ed opposizioni appaiano in queste ore ancora più ridotti, non esiste alcuna vera alternativa alla ripresa del dialogo, che l'Ue intende sostenere col massimo impegno. In caso di continuazione delle violenze, non escludiamo il ricorso a misure restrittive eccezionali".
Critico però l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder: ''L'Europa ha fatto l'errore di schierarsi, e adesso è a sua volta parte'', commenta con Spiegel on line. Negando di poter fare da mediatore, Schroeder ha detto che, avendo appoggiato l'opposizione, neppure l'Ue può più mediare. ''Le sanzioni servono a poco ora'', ha detto. ''Non si deve arrivare a una divisione del Paese. L'Ucraina deve decidere in che direzione andare''. La cronaca suggerisce però un'avvitamento della situazione. I servizi segreti ucraini hanno infatti annunciato l'avvio di una "operazione anti-terrorismo" sullo sfondo dei sanguinosi scontri delle ultime ore fra manifestanti dell'opposizione anti-governativa e forze di polizia.
Così, a Parigi, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Francois Hollande punta a ''sanzioni mirate e graduali'' da parte dell'Unione europea nei confronti dei responsabili delle violenze in Ucraina. Per la cancelliera tedesca, le sanzioni che verranno adottate a livello europeo avranno lo scopo di ''dire che attribuiamo la più grande importanza ai diritti democratici'' del popolo ucraino. Merkel ha anche puntato il dito contro la ''tattica deliberatamente dilatoria'' messa in campo dalle autorità di Kiev, che ''non fanno altro che peggiorare la situazione''. ''Bisogna porre fine a questa politica che tende a guadagnare tempo. Non fa che aggravare'' la situazione, ha avvertito la Merkel. Da parte sua, Hollande ha detto che in Ucraina, oltre alle sanzioni, serve anche ''una soluzione politica''.
Le reazioni
Le reazioni non sono tardate ad arrivare. Riunione straordinaria del Comitato Politico e di Sicurezza della Ue (Cops) e domani consiglio straordinario dei ministri degli Esteri. Convocati dal commissarioCatherine Ashton per il "tragico deterioramento della situazione in Ucraina" in vista di sanzioni. "Tutte le opzioni saranno esplorate, comprese misure restrittive contro i responsabili della repressione e delle violazioni dei diritti umani". E mentre Papa Francesco, nel corso dell'udienza generale, si appella alle parti perché "cessino le violenze", la Russia denuncia le violenze come tentativo di "colpo di Stato". In tutto questo hanno iniziato a fioccare le dichiarazioni indignate dei leader europei. "Uno shock", ha detto Josè Manuel Barroso presentando le condoglianze della Ue alle vittime e alle loro famiglie. "Non c'è alcuna circostanza che possa legittimare o giustificare tali scene". Sulla stessa linea d'onda il presidente francese Francois Hollande: da parte della polizia "violenze inaccettabili". E apre all'ipotesi di "sanzioni individuali". Quindi l'L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha condannato oggi le violenze in Ucraina ed ha chiesto una "indagine urgente e indipendente".
"Condanno fermamente le uccisioni ed esorto il governo ed i manifestanti ad agire per disinnescare le tensioni e ad agire rapidamente per trovare una soluzione pacifica alla crisi. Chiedo anche un'indagine urgente e indipendente per accertare i fatti e le responsabilità", ha sottolineato Pillay in un comunicato.
Ma nonostante gli appelli che provengono da Washington e la minaccia di sanzioni Ue, Ianukovich sembra essere deciso a soffocare la rivolta: "I leader dell'opposizione non hanno considerato il principio democratico secondo cui si ottiene il potere con le elezioni e non nella strada - ha detto in un messaggio alla nazione pronunciato mentre l'assalto ai manifestanti in piazza era ancora in corso -. Hanno passato i limiti chiamando la gente a prendere le armi". E poi: "C'è una eclatante violazione della legge, e i colpevoli compariranno davanti alla giustizia".
Gli scontriTra le vittime vi sarebbero nove agenti e un giornalista ucraino, ma il bilancio è destinato a salire: poco dopo la diffusione della nota del ministero, infatti, il Kyiv Post riportava che sull'isolotto di Trukhanov, a Kiev, sulle rive del fiume Dnipro, è stato trovato il cadavere di un attivista di AutoMaidan, un gruppo antigovernativo ucraino che organizza pacifici cortei di auto.
Vitali Klitschko, uno dei leader dell'opposizione, che durante la notte ha incontrato il presidente per cercare di negoziare un compromesso per frenare le violenze, non ha dubbi: Ianukovich si rifiuta di fermare l'assalto contro i manifestanti.
Da parte sua, ieri sera il vice presidente americano Joe Biden ha chiamato Ianukovich per esprimere la grave preoccupazione per la violenze divampate per le strade di Kiev. Biden ha inoltre rivolto un appello al presidente a ritirare le forze di polizia dalla piazza e ad esercitare la massima moderazione.
Secondo il ministero della Sanità ucraino, finora circa 241 persone sono state ricoverate in ospedale. Tra queste, ci sono 79 poliziotti e cinque giornalisti, ha aggiunto. Intanto, la protesta si allarga anche all'ovest dell'Ucraina. Manifestanti, infatti, hanno preso d'assalto nella notte diversi edifici pubblici a Leopoli - bastione nazionalista vicino alla frontiera polacca - tra cui la sede della polizia e quella dei servizi speciali, e si sono impadroniti di armi in un deposito militare. Nella regione di Ternopil, inoltre, i manifestanti hanno gettato delle bottiglie molotov contro il commissariato di polizia, che si è incendiato, secondo quanto riferito dalla polizia locale. A Ivano-Frankivsk, sempre nell'ovest, una cinquantina di manifestanti incappucciati hanno assalito e occupato il palazzo della Regione...
(ANSA)

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