giovedì 20 febbraio 2014

Atleti ucraini lasciano Sochi per protesta...





La battaglia di Maidan ha avuto contraccolpi pesanti anche a Sochi. Gli atleti ucraini non sono rimasti indifferenti alle tensioni che dividono la loro patria. Molti sono rimasti profondamente turbati. E qualcuno ha deciso di abbandonare le gare.
 
Il numero esatto non è chiaro, anche perché i responsabili della delegazione olimpica stanno cercando di arginare il malessere. «Alcuni di loro hanno deciso di ritornare a casa - dice il portavoce del comitato olimpico Mark Adams - e Sergei Bubka, il presidente comitato olimpico ucraino, rispetta la loro decisione».

Tra questi c'è la sciatrice ucraina Bogdana Matsotska. Lo annuncia su Facebook la stessa atleta, che spiega: è un forma di protesta contro il presidente Yanukovych e di solidarietà con i manifestanti di Kiev. «Mi rifiuto di gareggiare ancora» scrive l'atleta, accusando il presidente di «irresponsabilità». Il padre della Matsotska, che ne è anche l'allenatori, ha detto: «Siamo estremamente arrabbiati per le ultime azioni del presidente Viktor Yanukovych, che invece di risolvere il conflitto attraverso i negoziati ha annegato nel sangue le ultime speranze della nazione». E insieme padre e figlia scrivono: «In solidarietà con i combattenti delle barricate di Maidan come protesta contro le azioni criminali verso i manifestanti, l'irresponsabilità del presidente e del suo governo servo, ci rifiutiamo di gareggiare ancora ai Giochi olimpici di Sochi».

Il presidente del comitato olimpico ucraino, l'ex astista Sergei Bubka si è detto "scioccato" per i fatti di sangue di Kiev e ha fatto un appello affinché si deponessero le armi "per il bene e il futuro dei nostri figli». Il Cio non ha reso noto chi e quanti dei 43 atleti della delegazione ucraina hanno deciso di ritirarsi a tre giorni dalla chiusura dei Giochi. Il comitato olimpico dell'Ucraina ha però smentito la notizia data dalla Bbc della partenza di almeno metà degli atleti ucraini:

La delegazione olimpica dell'Ucraina ha comunque osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli scontri di piazza a Kiev tra polizia e manifestanti. Nel quartier generale del villaggio olimpico a Sochi, tutti i 43 atleti ucraini, insieme con i dirigenti, si sono alzati in piedi, esponendo la bandiera nazionale....
(Avvenire.it)

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