Decimo giorno di raid aerei con bombe-barile su Aleppo, dove secondo gli attivisti anti-Assad oltre 400 persone sono state uccise dal 15 dicembre. Intanto, mentre si ignora ancora la sorte del padre Dall’Oglio, in mano a sconosciuti da luglio, nuovo appello per la liberazione delle suore e dei vescovi rapiti in Siria dal patriarca greco-ortodosso: ''Non resteremo in silenzio sul sequestro dei nostri vescovi e di qualsiasi altro uomo innocente sulla Terra''
Natale di guerra, in Siria, il terzo consecutivo, con un numero di vittime e profughi che continua a lievitare. Secondo la Croce Rossa Internazionale, dal marzo 2011 si contano più di 12 mila morti e mezzo milione di feriti. Il Comitato internazionale dell’organizzazione umanitaria sottolinea come manchi non solo agli sfollati l'accesso alle cure e agli aiuti caritatevoli.
Nel Paese, infatti, ci sono milioni di profughi interni e decine di migliaia di persone arrestate in modo totalmente arbitrario. Una situazione che soltanto ad Aleppo, soprattutto nel quartiere Sukkari in mano ai ribelli, ha causato 400 vittime in una settimana di bombardamenti, quasi 90 delle quali sono bambini. Anche a Homs, e nella stessa capitale, Damasco, si moltiplicano i combattimenti e i raid, con un sacrificio quotidiano di vite umane, e migliaia di profughi che cercano scampo all'interno e fuori dal Paese.
Un conflitto fratricida che non risparmia nessuna zona, neanche i piccoli centri, come Nabek, vicino all'antico convento di Deir Mar Musa al Habasci, riaperto grazie all'opera del gesuita romano, Paolo Dall'Oglio, rapito da ignoti sequestratori alla fine di luglio. Il Gr ha raggiunto telefonicamente uno dei padri del monastero, Youssef Jihad.
E un nuovo appello per la liberazione delle suore (quelle di santa Tecla a Maalula) e dei vescovi rapiti in Siria arriva dal patriarca greco-ortodosso Youhanna X Yazigi. ''Non resteremo in silenzio sul sequestro dei nostri vescovi e di qualsiasi altro uomo innocente sulla terra'', ha detto il patriarca nel suo messaggio riportato dal sito web del giornale libanese The Daily Star in occasione della nascita di Gesù Cristo. ''Non taceremo - ha aggiunto Tagizi - su chi ha catturato la voce della nostra pace, mi riferisco alle suore di Maalula. Dobbiamo far sentire tutti la nostra voce contro coloro che hanno rapito le voci della nostra pace''...
E un nuovo appello per la liberazione delle suore (quelle di santa Tecla a Maalula) e dei vescovi rapiti in Siria arriva dal patriarca greco-ortodosso Youhanna X Yazigi. ''Non resteremo in silenzio sul sequestro dei nostri vescovi e di qualsiasi altro uomo innocente sulla terra'', ha detto il patriarca nel suo messaggio riportato dal sito web del giornale libanese The Daily Star in occasione della nascita di Gesù Cristo. ''Non taceremo - ha aggiunto Tagizi - su chi ha catturato la voce della nostra pace, mi riferisco alle suore di Maalula. Dobbiamo far sentire tutti la nostra voce contro coloro che hanno rapito le voci della nostra pace''...
(RaiGiornaleradio)

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