domenica 22 dicembre 2013

Bonino in Iran: «Italia ha fatto da apripista» Il ministro: «Teheran sia responsabile su Siria e nucleare»....



Spetta all'Iran il compito giocare un ruolo da protagonista nella crisi siriana e contribuire, insieme con i Paesi occidentali, al successo dell'accordo sul suo programma nucleare.
A 10 anni di distanza dall'ultima visita di un ministro degli Esteri italiano a Teheran, Emma Bonino ha rivendicato il ruolo di «apripista» dell'Italia «nell'andare a vedere le carte» in mano all'Iran.
«IRAN SI ASSUMA RESPONSABILITÀ».Nel giorno della Yalda, in cui gli iraniani festeggiano la fine della «notte più lunga» e l'inizio di una nuova alba, Bonino è arrivata a Teheran, con l'offerta di un dialogo aperto e la richiesta che il Paese «si assuma le sue responsabilità». Responsabilizzazione. È questa la parola chiave della visita di due giorni che la titolare della Farnesina ha iniziato il 21 dicembre incontrando due vice-presidenti donne.
IMPEGNO SU CRISI SIRIANA. Ed è questo il messaggio che Bonino è pronta a portare al presidente Hassan Rohani e al ministro degli Esteri Mohamed Zarif. Il governo italiano «invita e chiede» all'Iran un'assunzione di responsabilità su due fronti principali. Innanzitutto sulla crisi siriana, «una catastrofe che non ha pari in tempi recenti». L'Italia, che solo 24 ore prima aveva ottenuto di sedersi al tavolo di Ginevra 2 probabilmente anche grazie alla sua disponibilità a fornire un porto per il trasbordo di parte dell'arsenale chimico di Damasco, da mesi sostiene la necessità di un coinvolgimento di Teheran. «Diretto o indiretto è da vedere», e comunque ci vuole un «approccio collegiale» viste le resistenze manifestate dagli Stati Uniti, ma bisogna che il Paese sia parte della soluzione....
(Lettera 43)

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