martedì 14 gennaio 2014

Siria, l'appello dei vip inglesi: «Londra apra ai rifugiati» Tra i firmatari, Firth, Palin e Westwood. Mentre le Nazioni Unite lanciano un nuovo allarme....



di Sara Pinotti

Attori e personaggi famosi hanno siglato una lettera che chiede al governo inglese un maggiore impegno nella drammatica situazione siriana, in particolare dal punto di vista dell’accoglienza dei rifugiati che scappano dalla guerriglia in corso tra il regime governativo e i ribelli.
Colin e Livia Firth, Emma Thompson, Vivienne Westwood, Michael Palin, Grayson Perry e Juliet Stevenson hanno unito le proprie penne firmando il testo promosso dal Refugee Council inglese: «Diciotto Stati hanno offerto asilo ai siriani. Ci vergogniamo del fatto che l’Inghilterra non faccia parte di questo gruppo».
L'APPELLO DELLE NAZIONI UNITE.Nelle stesse ore le Nazioni Unite hanno lanciato l’ennesimo appello agli Stati europei perché aprano le porte ai rifugiati, almeno 2,1 milioni secondo le ultime stime, di cui centinaia di migliaia si trovano dispersi al di fuori dei confini del proprio Paese senza alcun tipo di aiuto.
David Miliband, presidente della Commissione Internazionale dei Rifugiati ha definito la situazione in Siria come «la crisi umanitaria del nostro tempo».
Spesso, ha raccontato il Guardian, quando i siriani raggiungono i confini europei trovano sbarrato l’accesso, nonostante l’esplicita richiesta delle Nazioni Unite di accogliere e ricollocare almeno 30 mila rifugiati.
IL FLUSSO VERSO TURCHIA E LIBANO. Di fronte a questa situazione, l’unica opzione per i siriani resta quella di scappare nei Paesi vicini, come la Turchia o il Libano, messo in ginocchio dall’incredibile afflusso di rifugiati negli ultimi anni. «Chiediamo agli Stati confinanti di prestare aiuto e poi noi rifiutiamo chi scappa dalla Siria chiedendo protezione», ha commentato António Guterres dalle Nazioni Unite. «Lo trovo sconcertante».
A poco è servita, per ora, la proposta della Commissione europea per gli Affari Esteri di stanziare 6 mila euro per ogni rifugiato accolto dentro i confini di uno Stato europeo: solo il 2,4% del totale ha trovato asilo in Europa, di cui il 60% in Germania e Svezia. Si tratta di circa 64 mila persone, ben poco a confronto della pressione cui è stata sottoposta la Turchia dall’inizio della crisi siriana: al momento si è arrivati già a 600 mila rifugiati che sono scappati dalla guerra e si sono nascosti tra le preziose architetture di Istanbul.
Martedì, 14 Gennaio 2014
(Lettera 43)

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