Per la prima volta dopo mesi, un convoglio umanitario è riuscito a portare il 18 gennaio aiuti alimentari alla popolazione del campo profughi palestinese di Yarmuk, alla periferia Sud di Damasco.
Attivisti siriani, che hanno partecipato all'operazione, hanno potuto confermare la notizia all'agenzia Ansa, informazione che era già stata riportata dalla tivù di Stato siriana.
AUTO CON 200 SCATOLONI. Le fonti hanno precisato che l'ingresso del convoglio umanitario - quattro auto piene in tutto di 200 scatoloni di aiuti alimentari - è stato possibile dopo il raggiungimento di una tregua tra le fazioni palestinesi filo-regime e gli insorti locali presenti nel campo di Yarmuk.
ANNUNCIO IN TIVÙ. Anwar Raja, rappresentante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, la principale organizzazione palestinese filo-regime, ha annunciato tramite la tivù di Stato siriana l'ingresso del convoglio umanitario. Gli attivisti siriani presenti sul territorio hanno pubblicato su Internet il testo della tregua raggiunta dalle parti in conflitto.
RESTANO FUORI GLI UOMINI ARMATI. L'accordo, firmato da una decina di fazioni palestinesi e altrettanti gruppi di ribelli prevede l'uscita dal campo di tutti gli uomini armati e il loro riposizionamento ai margini di Yarmuk. Le stesse fonti hanno affermato che tutti miliziani anti-regime hanno lasciato l'interno del campo e che solo un gruppo di jihadisti si è rifiutato di abbandonare le posizioni. In tal senso sono in corso negoziati, hanno concluso le fonti, per completare il riposizionamento dei ribelli.
Attivisti siriani, che hanno partecipato all'operazione, hanno potuto confermare la notizia all'agenzia Ansa, informazione che era già stata riportata dalla tivù di Stato siriana.
AUTO CON 200 SCATOLONI. Le fonti hanno precisato che l'ingresso del convoglio umanitario - quattro auto piene in tutto di 200 scatoloni di aiuti alimentari - è stato possibile dopo il raggiungimento di una tregua tra le fazioni palestinesi filo-regime e gli insorti locali presenti nel campo di Yarmuk.
ANNUNCIO IN TIVÙ. Anwar Raja, rappresentante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, la principale organizzazione palestinese filo-regime, ha annunciato tramite la tivù di Stato siriana l'ingresso del convoglio umanitario. Gli attivisti siriani presenti sul territorio hanno pubblicato su Internet il testo della tregua raggiunta dalle parti in conflitto.
RESTANO FUORI GLI UOMINI ARMATI. L'accordo, firmato da una decina di fazioni palestinesi e altrettanti gruppi di ribelli prevede l'uscita dal campo di tutti gli uomini armati e il loro riposizionamento ai margini di Yarmuk. Le stesse fonti hanno affermato che tutti miliziani anti-regime hanno lasciato l'interno del campo e che solo un gruppo di jihadisti si è rifiutato di abbandonare le posizioni. In tal senso sono in corso negoziati, hanno concluso le fonti, per completare il riposizionamento dei ribelli.
Sabato, 18 Gennaio 2014
(Lettera 43)

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