domenica 19 gennaio 2014

Aleppo: anche i bambini scavano tra le macerie...(video)



 by 

19 gennaio 2014 – Aleppo
Nuovo bombardamento con i barili dell’aviazione militare del regime su Aleppo. E’ stato colpito il quartiere residenziale di Myassar, ancora abitato da migliaia di famiglie. Le scene drammatiche che si ripetono ormai da oltre due anni sono raccapriccianti: il boato, l’esplosione, il crollo di interi palazzi. La gente scende in strada terrorizzata. Si respira a fatica tra il fumo. Si cercano i sopravvissuti. Si scava, a mani nude, tra le macerie, per estrarre le persone intrappolate, cercare i corpi inermi di chi è rimasto ucciso. Scavano anche i bambini. Talmente abituati, loro malgrado, a simili situazioni di violenza ed emergenza, che corrono insieme agli adulti a dare il loro contributo per tentare di salvare vite umane.
I feriti si portano via in braccio: anziani, bambini, donne. Gli ospedali da campo sono in ginocchio. L’offensiva su Aleppo non si placa. La città è presa di mira dall’aviazione da un lato, dall’altro da bande che sterminano la popolazione civile, sequestrano medici e operatori sanitari, organizzano rappresaglie e uccidono i militari dell’esercito siriano libero impegnati sul campo per garantire la sicurezza della gente e scortare il passaggio degli aiuti umanitari. Solo la scorsa settimana sono state uccise da queste bande oltre 150 persone. Esecuzioni mirate, finalizzate al controllo del territorio. L’ennesima conferma che questi gruppi non sono altro che il rovescio di una medaglia che da un lato vede loro, dall’altro il regime. In mezzo, a pagare con la propria vita, i civili e quegli uomini armati, spesso defezionati dall’esercito di assad, che hanno deciso di schierarsi con il popolo e di difenderlo con le proprie vite....
Home » assad » Aleppo: anche i bambini scavano tra le macerie – video

Aleppo: anche i bambini scavano tra le macerie – video

19 gennaio 2014 aleppo ariha19 gennaio 2014 – Aleppo
Nuovo bombardamento con i barili dell’aviazione militare del regime su Aleppo. E’ stato colpito il quartiere residenziale di Myassar, ancora abitato da migliaia di famiglie. Le scene drammatiche che si ripetono ormai da oltre due anni sono raccapriccianti: il boato, l’esplosione, il crollo di interi palazzi. La gente scende in strada terrorizzata. Si respira a fatica tra il fumo. Si cercano i sopravvissuti. Si scava, a mani nude, tra le macerie, per estrarre le persone intrappolate, cercare i corpi inermi di chi è rimasto ucciso. Scavano anche i bambini. Talmente abituati, loro malgrado, a simili situazioni di violenza ed emergenza, che corrono insieme agli adulti a dare il loro contributo per tentare di salvare vite umane.
I feriti si portano via in braccio: anziani, bambini, donne. Gli ospedali da campo sono in ginocchio. L’offensiva su Aleppo non si placa. La città è presa di mira dall’aviazione da un lato, dall’altro da bande che sterminano la popolazione civile, sequestrano medici e operatori sanitari, organizzano rappresaglie e uccidono i militari dell’esercito siriano libero impegnati sul campo per garantire la sicurezza della gente e scortare il passaggio degli aiuti umanitari. Solo la scorsa settimana sono state uccise da queste bande oltre 150 persone. Esecuzioni mirate, finalizzate al controllo del territorio. L’ennesima conferma che questi gruppi non sono altro che il rovescio di una medaglia che da un lato vede loro, dall’altro il regime. In mezzo, a pagare con la propria vita, i civili e quegli uomini armati, spesso defezionati dall’esercito di assad, che hanno deciso di schierarsi con il popolo e di difenderlo con le proprie vite...




Nessun commento:

Posta un commento