Due giornalisti francesi, il reporter Nicolas Henin e il fotografo Pierre Torres, sono tenuti in ostaggio in Siria da giugno.
Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Parigi in una nota. L'annuncio è stato rinviato fino ad ora «per rispettare la volontà delle famiglie», ha precisato il testo.
LAVORAVANO A UN REPORTAGE. Al momento del loro rapimento, ha precisato ancora il ministero, Nicolas Henin stava lavorando a un reportage per il settimanaleLe Point e il canale televisivo franco-tedesco Arte, e Pierre Torres seguiva le elezioni municipali organizzate a Raqqa, nel Nord della Siria.
«L'INTERO STATO È MOBILITATO». I due si aggiungono ad altri due giornalisti francesi prigionieri in Siria, Didier Francois della radio Europe 1 e il fotografo freelance Edouard Elias, rapiti il 6 giugno: «Tutti i mezzi dello Stato sono mobilitati per arrivare alla loro liberazione», ha detto ancora il Quai d'Orsay. «Le famiglie sono tenute informate dal centro di crisi del ministero degli Esteri sulle evoluzioni delle iniziative intraprese».
Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Parigi in una nota. L'annuncio è stato rinviato fino ad ora «per rispettare la volontà delle famiglie», ha precisato il testo.
LAVORAVANO A UN REPORTAGE. Al momento del loro rapimento, ha precisato ancora il ministero, Nicolas Henin stava lavorando a un reportage per il settimanaleLe Point e il canale televisivo franco-tedesco Arte, e Pierre Torres seguiva le elezioni municipali organizzate a Raqqa, nel Nord della Siria.
«L'INTERO STATO È MOBILITATO». I due si aggiungono ad altri due giornalisti francesi prigionieri in Siria, Didier Francois della radio Europe 1 e il fotografo freelance Edouard Elias, rapiti il 6 giugno: «Tutti i mezzi dello Stato sono mobilitati per arrivare alla loro liberazione», ha detto ancora il Quai d'Orsay. «Le famiglie sono tenute informate dal centro di crisi del ministero degli Esteri sulle evoluzioni delle iniziative intraprese».
Mercoledì, 09 Ottobre 2013
(Lettera 43)
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