EGITTO – Tre poliziotti sono rimasti uccisi in un agguato all’alba ad un posto di blocco nella città di Mansoura, nella regione del Delta del Nilo. L’attacco – che finora non è stato rivendicato – è stato messo a segno da un commando di tre uomini armati su un’auto e uno a bordo di una motocicletta. Si tratta dell’ultimo di una serie di attacchi ai danni delle forze dell’ordine in corso nel paese dopo il rovesciamento del presidente islamista Mohammed Morsi, con un golpe militare, lo scorso 3 luglio.
SIRIA – L’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Oiac) ha fatto sapere di aver ricevuto da Damasco, nei tempi stabiliti, il programma di distruzione dell’arsenale chimico siriano. Il programma permette di stabilire i piani per la distruzione sistematica, integrale e di verificare le armi chimiche dichiarate così come gli impianti di distruzione e di assemblaggio.
LIBANO – Proseguono da oltre una settimana a Tripoli, seconda città del paese, gli scontri tra milizie alawite alleate del presidente siriano Bashar al Assad e combattenti sunniti sostenuti dall’Arabia Saudita. I combattimenti, nei quartieri di Bab el Tebbaneh e Jabal Mohsen, hanno causato finora oltre una decina di morti nonostante il dispiegamento dell’esercito.
KUWAIT – Si apre oggi in corte d’appello – la stessa che ha annullato la sua condanna in primo grado – il processo a Musallam al Barrak, oppositore accusato di insulti all’emiro Jabir III al-Ahmad al Jabir Al Sabah. Ieri il suo partito ha pubblicato una “road map” per le riforme chieste a gran voce dall’opposizione. Sono numerosi i processi di questo tipo nel paese e giovedì prossimo la Corte Costituzionale è chiamata ad esprimersi sulla validità dell’articolo del codice penale che sancisce il reato di insulto al capo dello Stato.
IRAQ – È di 61 morti il bilancio di un fine settimana di attentati e violenze in Iraq. Una decina di esplosioni si sono registrate in otto aree a maggioranza sciita di Baghdad e dintorni, causando la morte di almeno 41 persone e il ferimento di altre 110 mentre 14 soldati iracheni sono stati uccisi a Mosul, nel nord. Sei persone hanno perso la vita in attacchi in altre zone del Paese. Gli altri attentati sono stati sferrati a Bayaa, Baladiyat, Mashtal, Hurriyah e Dura, e a Saba al-Bur e Nahrawan, alle porte della città....

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