Roma, 9 settembre 2013 - La Siria accetta di mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale chimico. Ad annunciarlo è la tv di Stato citando il ministro degli Esteri, Walid al Muallim, reduce dal bilaterale moscovita con il uo omologo russo, Sergei Lavrov. "Se porre sotto controllo internazionale le armi chimiche in questo Paese permetterà di evitare un attacco, allora noi immediatamente ci attiveremo con Damasco", era stata infatti la proposta di Lavrov, sbloccando a sorpresa lo stallo diplomatico tra paesi favorevoli o no favorevoli all'intervento militare contro il regime di Bashar al Assad. ..
SEGRETERIA DI STATO - La svolta russa piace al segretario genetale dell'Onu, Bank Ki Moon, che l'accoglie "con favore" e indora la pillola al segretario di Stato, John Kerry, che aveva ipotizzato nelle ultime ore - tuttavia non credendodoci troppo - proprio una sterzata di queste proporzioni: ‘’Assad potrebbe evitare un attacco consegnando le sue armi chimiche alla comunità internazionale entro la settimana prossima’’, aveva detto ieri il segretario di Stato Usa, aggiungendo tuttavia che il presidente siriano "non sembra sul punto di farlo’’. Con immediata replica di Assad che, intervistato dalla Cbs, aveva negato ogni addebito: "Non ho usato io le armi chimiche".
L'INTERVISTA - “La cosa più importante che Assad ha detto, è che non ci sono prove che ‘io abbia utilizzato armi chimiche contro il mio popolo’”, ha aggiunto il giornalista americano Charlie Rose dopo l'intervista realizzata per la Cbs. Passi dell’intervista con il presidente siriano sono stati diffusi questa mattina, la versione integrale sarà trasmessa questa sera da Cbs. Il presidente siriano ha inoltre detto di “non sapere se ci sarà un attacco” in Siria, ha chiarito che i siriani sono preparati al meglio” per rispondere a questa eventualità.
REPORT OO7 TEDESCHI - E che Assad non abbia approvato personalmente il sospetto attacco con armi chimiche dello scorso 21 agosto, che provocò la morte di oltre mille civili alla periferia di Damasco, emerge anche da intercettazioni delle autorità militari tedesche svelate dalla Bild. Alti graduati dell’esercito siriano “reclamano regolarmente da circa quattro mesi attacchi chimici al Palazzo presidenziale a Damasco (ma) queste richieste sono state sempre respinte e l’attacco del 21 agosto non è verosimilmente stato approvato personalmente da Bashar al Assad”, ha scritto il giornale tedesco.
RISCHIO QAEDISTA - Non solo. L’edizione domenicale del quotidiano popolare fa affidamento suintercettazioni effettuate da una nave spia dell’esercito tedesco, Oker, che staziona presso le coste siriane. Bild am Sonntag ha inoltre scritto che il presidente dei servizi segreti tedeschi (Bnd), Gerhard Schindler, ha di recente affermato davanti alla commissione Difesa del parlamento tedesco che Assad è in grado di mantenersi ancora per lungo tempo al potere. La sanguinosa guerra civile in Siria “potrebbe ancora durare anni”, aveva detto di fronte ai deputati. L’ispettore generale dell’esercito tedesco, Volker Wieker, aveva a sua volta spiegato davanti alla stessa commissione che l’influenza di al Qaeda in seno alla guerriglia aumenta rapidamente. La svolta russa protegge Assad e non dà spazio ai jihadisti. A qualcuno la soluzione non piacerà. A molti altri sì. Ma ora bisognerà vedere se alle parole seguiranno i fatti...
(Quotidiano.net)

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