(Aki) - Prende il via oggi la missione in Siria di 20 ispettori dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chmiche (Opac), che hanno il compito di smantellare l'arsenale chimico di Bashar al-Assad e distruggere circa mille tonnellate di gas nervino in tempi stretti e in condizioni di sicurezza piuttosto precarie. Non a caso, oltre alle bombole d'ossigeno e alle tute per la protezione dagli agenti chimichi, i tecnici - in gran parte ingegneri, chimici e paramedici - indosseranno giubbotti antiproiettile ed elmetti.
L'arrivo a Damasco della prima squadra Opac e' previsto per domani e si dovra' lavorare a ritmo serrato per rispettare la tabella di marcia concordata venerdi' in sede di Consiglio di Sicurezza Onu. Entro i primissimi giorni, i 20 esperti dovranno verificare l'inventario fornito dal regime di Damasco e predisporre tutti gli aspetti logistici della seconda fase. A conlusione di queste prime operazioni, una parte della squadra lascera' la Siria e arriveranno altri tecnici con profili piu' pratici. La loro priorota' sara' quella di neutralizzare entro il primo novembre i siti per la produzione di armi chimiche.
Il numero esatto di questi siti e' stato comunicato dalla Siria all'Onu in modo confidenziale, ma si ritiene che siano non meno di 25. Questa fase si svolgera' "in stretta collaborazione" con i tecnici siriani, come ha spiegato uno degli ispettori al quotidiano britannico Guardian, a condizione di anonimato. Finora la Siria si e' dimostrata collaborativa, tanto che la lista di ispettori sottopostale venerdi' scorso e' stata approvata in meno di un giorno, senza che alcun membro del team fosse ricusato...

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