Dar Al Shifa, per non dimenticare
La storia si ripete...nessun giornale...nessuna TV parla del'ospedale di Aleppo, eppure sono passati solo 3 giiorni... Tutti conoscono o forse è meglio dire conoscevano l'ospedale Dar al Shifa. Decine di giornalisti di tutto il mondo l'avevano vistiato, scattato foto, fatto riprese, preparato reportage in diretta eppure, ancora una volta, il dramma della guerra viene dimenticato. Abbiamo seguito ora per ora quello che stava succedendo, parlando con i nostri amici di Aleppo che ci raccontavano che un loro compagno mancava all'appello... Mohammed era di turno quella sera, un volontario della Mezzaluna di Aleppo, 26 anni... L'hanno trovato sotto le macerie, il suo corpo sopra quello di un paziente. Si scava ancora tra le macerie dopo tante ore, forse nell'illusione di trovare ancora qualche vita o forsa solo per dare sepoltura a quelli che sono morti facendo il loro dovere, aiutando il prossimo. Pochi giornalisti hanno parlato delle storie di quei corridoi, di quelle stanze. Tantissime foto di sangue e dolore, pavimenti che urlavano l'orrore di questa guerra senza regole. Alcuni hanno dormito in quelle stanze, come ospiti per ricordare il coraggio di quei medici che non sono partiti ma hanno scelto di curare i feriti a rischio della loro vita. Il destino ha voluto questo per loro, una bombardamento ed e l'ospedale che curava il 70% dei feriti di Aleppo è stato spazzato via. Resterà nel cuore l'infermiera che si era fidanzata con un medico. Lei accoglieva i giornalisti offrendo cioccolata, quel poco che aveva, il suo fidanzato annotava su un taccuino i morti e i feriti... l'utimo nome che ha scirtto è Bushra
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bella li
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