lunedì 19 novembre 2012

Vostro padre si chiamava Abdel Naser Alsaleh, era l’uomo nella foto, che vi portava all’autoscontro



Un pomeriggio all’autoscontro, col fratellino e il papà. La mamma scatta una foto ricordo, immortala un momento felice. Non immagina che l’uomo che ama, il padre dei suoi figli, non invecchierà al suo fianco, perché il regime l’ha ucciso.

Loro, i piccoli angeli sulla macchinina viola, forse non ricorderanno questo giorno, perché troppo piccoli e forse non ricorderanno mai il padre, perchè è stato ucciso prima che potessero fissare il suo sguardo, la sua voce, il suo amore nella loro memoria.

Solo negli ultimi due giorni, sono stati uccisi 18 bambini, su un totale di 193 martiri, ma nessuno, tra i “potenti” del mondo dà voce ai bambini siriani, nessuno si indegna per loro, nessuno si mobilita. La voce dei bambini siriani continua ad arrivare a noi solo grazie all’impegno di migliaia di blogger che, ad ogni ora del giorno e della notte, condividono in rete le loro storie, le traducono, ne fanno parlare. Parliamone anche noi.

Storia del martire Abdel Naser Alsaleh, Homs, 19 novembre 2012
Fonte: http://myfreesyria.com

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