domenica 25 novembre 2012

Siria, 40 mila morti in 20 mesi Tra i civili 28 mila vittime: dati dell'ìOsservatorio per i diritti umani a Londra



LONDRA - E' salito a oltre 40.000 morti il bilancio del conflitto in Siria, iniziato 20 mesi fa. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, basato a Londra, precisando che i civili uccisi sono 28.026.
I ribelli siriani si sono impadroniti oggi della citta di Mayadin, nella provincia orientale di Deir Ezzor, assicurandosi così il controllo di una zona importante lungo la frontiera con l'Iraq. Lo riferisce l'Osservatorio siriano dei diritti dell'Uomo. "La zona si estende dalla frontiera irachena fino a Deir Ezzor (che resta esclusa) ed è la più significativa regione della Siria sottratta completamente al controllo dell'esercito", ha aggiunto il presidente della Ong Rami Abdel Rahman.
Gli attivisti anti-regime affermano di aver liberato quasi del tutto la regione nord-occidentale di Idlib, dopo aver conquistato la base del Reggimento-46 dell'esercito fedele al presidente Bashar al Assad. I comitati di coordinamento di Dar Taaza, cittadina nei pressi della base militare, confermano la presenza da due giorni di membri dell'Esl e della brigata "Martiri di Atareb" (località sempre nella regione di Idlib) presenti nel compound. La circostanza è confermata da un giornalista dell'agenzia France Presse sul posto. Per mesi dalla base del Reggimento-46, che si trova a metà strada tra Idlib, Aleppo e la frontiera turca, le forze del regime hanno condotto attacchi contro le località della regione di Idlib. Secondo uno dei capi ribelli intervistato dalla Afp, nella battaglia sono morti "circa 300 soldati del regime", mentre circa "70 sono stati fatti prigionieri". Nella base, i ribelli si sono impadroniti di una decina di carri armati T-62 di fabbricazione sovietica, numerosi mortai, batterie di lancia razzi e cannoni di artiglieria pesanti.

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