Aki) - La nuova operazione lanciata da Israele contro la Striscia di Gaza non fa altro che dare tempo al presidente siriano Bashar al-Assad, che da 19 mesi si confronta con una rivoluzione anti-regime. Ne sono convinti gli oppositori siriani, tra i quali Anas al-Abdi, dirigente del Consiglio nazionale siriano (Cns), per il quale l'opposizione "e' stata sempre scettica sulla posizione di Israele in merito alla crisi siriana"....Per al-Abdi, "un nuovo fronte aperto a Gaza allegerira' il peso sul regime di Damasco e distogliera' l'attenzione araba e internazionale dai suoi crimini". Da parte dello stato ebraico, a suo giudizio, c'e' un esplicito intento di far guadagnare tempo ad Assad e dargli la possibilita' di riorganizzarsi contro l'opposizione.
A questo proposito, l'oppositore ha ricordato le recenti dichiarazioni di Rami Makhlouf, cugino e consigliere di Assad, al New York Times: "Se non c'e' stabilita' in Siria - ha detto Makhlouf - non e' possibile che ce ne sia in Israele e nessuno puo' garantire gli sviluppi futuri se, Dio non voglia, accadra' qualcosa a questo regime".

Nessun commento:
Posta un commento