mercoledì 4 settembre 2013

Siria: Putin con gli interventisti. Con l’Onu...

Il Papa prima di tutto che sta chiedendo a gran voce di deporre le armi e di ricorrere in continuazione al dialogo alla diplomazia. Poi il Parlamento e la popolazione inglese che inlarghissima parte hanno detto noall’intervento dei soldati di Sua Mestà nell’attacco in Siria così come sembra che la maggior parte della popolazione americana sia contraria ad una nuova guerra, per quanto lampo possa essere. E poi un profluvio di personaggi istituzionali più o meno noti che hanno fatto sapere che sabato si uniranno a papa Francesco nella giornata del digiuno per sollecitare il cosìddetto mondo civile a non usare le armi.
Ma c’è una novità dell’ultima ora che potrebbe cambiare qualche scenario. Perché Vladimir Putin dopo giorni e settimane passate a minacciare gli Stati Uniti in caso di attacco, oggi pare disponibile ad assumere quanto meno una posizione diversa. Il presidente russo Vladimir Putin non esclude il sostegno ad un intervento occidentale in Siria ma chiede prove convincenti delle responsabilità del regime di Damasco nell’attacco del 21 agosto. «Se ci sono informazioni secondo le quali le armi chimiche sono state usate, ed usate dall’esercito regolare allora queste prove devono essere presentate al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Devono essere convincenti», ha dichiarato in un’intervista. «Quindi siamo pronti ad agire nel modo più risoluto e serio possibile», ha aggiunto spiegando di «non escludere» l’appoggio ad un’azione militare.
Naturalmente Putin si è affrettato anche a dire che “In conformità con il diritto internazionale vigente, l’autorizzazione all’uso di armi contro uno stato sovrano può essere data solo dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Tutti gli altri motivi che giustificherebbero l’uso della forza verso uno stato indipendente e sovrano  sono inammissibili e non si possono qualificare in altro modo che come aggressione”. Quindi noi ci siamo ma vogliamo l’etichetta ONU da mettere sulle nostre navi.
Perché Putin potrebbe aver cambiato idea? Forse ce lo diranno lo stesso leader russo ed il presidente americano Obama visto che Putin ha anche detto che “Credo che io e Obama riusciremo a parlare a margine del summit G20. Obama “è un interlocutore interessante e un uomo concreto e tutti gli incontri precedenti con lui sono stati costruttivi”...
(The Journal)

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