ISTANBUL (Reuters) - Il nuovo capo della Coalizione nazionale siriana, il cartello dell'opposizione al regime di Bashar al-Assad, si attende che nuove e più avanzate armi fornite dall'Arabia Saudita arrivino presto ai combattenti, rafforzandone la capacità offensiva.
In un'intervista a Reuters - la prima rilasciata da quando è stato eletto presidente della coalizione - Ahmad Jarba, che ha stretti contatti con l'Arabia, ha detto che l'opposizione non parteciperà alla conferenza di pace di Ginevra, patrocinata da Usa e Russia, a meno che non ottenga maggiori risultati militari.
"Ginevra in queste circostanze non è possibile. Se andiamo a Ginevra dobbiamo essere forti sul terreno, a differenza dell'attuale situazione, che è debole", ha detto Jarba ieri, dopo essere tornato dalla provincia di Idlib, in Siria, dove ha incontrato alcuni comandanti ribelli.
Alla richiesta se i lanciarazzi che potrebbero ridurre il vantaggio del regime grazie ai blindati e agli aerei arriveranno ai ribelli, dopo che nelle ultime settimane l'Arabia Saudita ha assunto la guida nel sostegno all'opposizione, Jarba ha risposto: "Stiamo spingendo in questa direzione".
"Penso che la situazione sia migliore che in precedenza. Penso che queste armi arriveranno in Siria presto".
"La mia priorità [è] assicurare un sostegno doppio per il popolo siriano: a livello militare e umanitario. Stiamo lavorando per far avere armi avanzate e a medio raggio all'esercito libero siriano e alle aree liberate", ha detto il neo leader.
Jarba ha anche offerto alle forze di Assad una tregua per la durata del Ramadan, il mese sacro per i musulmani, che inizia domani, ponendo così fine ai combattimenti nella città assediata di Homs, dove i ribelli sunniti fanno fronte al feroce assedio terrestre e aereo delle truppe e milizie di Assad sostenute dai guerriglieri Hezbollah. Ma al momento non c'è alcuna indicazione che lasci intendere che il governo sia pronto ad accettare una simile tregua.
(Khaled Yacoub Oweis)

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