martedì 9 luglio 2013

IL SEGRETARIO BAN KI-MOON CHIEDE "UN MESE DI PACE COME REGALO ALLA POPOLAZIONE” Siria, l'Onu: armi giù per il Digiuno...

Damasco però respinge il cessate il fuoco nel periodo del Ramadan, che inizia oggi: “I ribelli avrebbero dovuto essere pienamente impegnati per i colloqui di Ginevra appoggiati da Russia e Usa perché ciò potesse avvenire”. Invece l'Iran, influente alleato del presidente siriano ha valutato positivamente la proposta di un cessate il fuoco ma ha espresso scetticismo sulla sua realizzazione per le presunte tendenze dell'opposizione siriana a collaborare con al Qaeda...

New York..."Chiedo a tutte le persone che in Siria portano un'arma di smettere di combattere e di offrire questo mese di pace come regalo collettivo alla popolazione". Questo l'invito rivolto alle parti coinvolte nel conflitto siriano dal segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, in occasione dell'inizio del Ramadan. Il governo di Damasco ha tuttavia già respinto l'idea di un cessate il fuoco nel corso del mese di digiuno, che inizia proprio oggi. Bashar Ja'afari, ambasciatore della Siria all'Onu, ha infatti detto che i ribelli avrebbero dovuto essere pienamente impegnati per i colloqui di Ginevra appoggiati da Russia e Usa perché ciò potesse avvenire. Le sue dichiarazioni sono state una risposta ai vertici della Coalizione nazionale siriana che, citata dal quotidiano The Independent, aveva offerto all'esercito una tregua per il Ramadan.
Invece l'Iran, influente alleato del presidente siriano ha valutato positivamente la proposta di un cessate il fuoco in occasione del Ramadan ma, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, ha espresso scetticismo sulla sua realizzazione. Secondo Teheran  pesa il fallimento di una simile iniziativa l'anno scorso e presunte tendenze dell'opposizione siriana a collaborare con al Qaeda.
 Nella conferenza stampa settimanale del dicastero, rispondendo a una domanda su un'offerta di cessate il fuoco avanzata dal nuovo presidente della coalizione dell'opposizione siriana, Ahmad Jarba, il portavoce Abbas Araqchi ha detto che "essenzialmente c’è  qualcosa di buono e vogliamo vedere deposte tutte le armi dell'opposizione muovendo verso una soluzione basata sul dialogo". "speriamo che il cessate il fuoco ci sia e duri per sempre", ha aggiunto Araqchi.
 Il portavoce ha ricordato però che una proposta di una tregua era stata avanzata anche nel 2012, allora dal rappresentante speciale congiunto di Onu e Lega araba per la Siria, Lakdhar Brahimi, "ma all'epoca i gruppi di opposizione non accettarono questa offerta", non consentendo di applicare il cessate il fuoco nonostante fosse stata osservata "unilateralmente" dal governo siriano. nel rispondere ad un'altra domanda sulla possibilità di relazioni fra ribelli e al Qaeda, Araqchi ha notato che "da una parte c'è un appello al cessate il fuoco e, dall'altra", i ribelli "dicono che se non riceveranno armi" da Paesi occidentali "potrebbero ricorrere ad operazioni terroristiche". Questa possibilità, ha detto il portavoce, "è una mossa pericolosa"...
(RaiGiornaleRadio)

Nessun commento:

Posta un commento