Le due bombe hanno devastato il centro della città. Secondo l'emittente Al-Ikhbariya si tratta di un doppio attacco kamikaze, ma per l'agenzia ufficiale siriana Sana e l'Osservatorio per i diritti umani gli ordigni erano in borse piazzate di fronte ai negozi della piazza nel centro del quartiere. Reazione dei ribelli contro Hezbollah: lanciati otto razzi sul Libano, un morto...
DAMASCO - Due bombe hanno scosso il centro di Damasco. Almeno 14 persone sono state uccise e circa 30 sono rimaste ferite. Lo hanno riferito i media locali. Secondo la tv di Stato Al-Ikhbariya sarebbero stati "due attentatori suicidi entrati a piazza Al Marjah" a farsi esplodere "causando vittime e danni materiali. Sembra che i terroristi abbiano colpito ancora", ha detto lo speaker utilizzando il termine con cui il regime si riferisce ai ribelli che combattono le truppe leali al presidente Bashar al Assad.
Ma per l'agenzia ufficiale siriana Sana, le due esplosioni sono state provocate da altrettanti ordigni posti in borse piazzate di fronte ai negozi della piazza nel centro del quartiere, conosciuta anche come "piazza dei martiri" e dove risiede il ministero dell'Interno. Anche l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato la stessa versione: "Le esplosioni sono state causate da ordigni sistemati nelle vicinanze".
Dalle imagini trasmesse si vedono negozi, auto distrutte, marciapiedi insanguinati e ambulanze che caricano i feriti. Le esplosioni di oggi nella capitale sono le prime da quando l'esercito del regime di Bashar Al Assad ha ripreso la città di Qusayr, vicina al Libano.
Scontri con Hezbollah. I ribelli siriani passano al controattacco con gli Hezbollah alleati di Assad.
La città di Hermel, uno dei bastioni dei miliziani libanesi,è stata colpita da otto razzi lanciati dalla Siria: il bilancio è di un morto e almeno quattro feriti. L'offensiva è iniziata dopo la riconquista di Qusair la scorsa settimana da parte dell'esercito lealista: da alcuni giorni diversi altri razzi lanciati dai ribelli sono caduti nella regione. In uno di questi bombardamenti, il 27 maggio, è rimasta uccisa una ragazza di 17 anni e altre due donne sono state ferite.
Dall'Onu la bozza di una nuova risoluzione. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel frattempo sta studiando una nuova risoluzione per denunciare la collaborazione tra il movimento sciita di Hezbollah e il regime di Assad, in particolare per l'impiego di miliziani libanesi al fianco delle forze siriane contro i ribelli. In una bozza diffusa oggi a Ginevra si "condanna fermamente l'intervento di combattenti stranieri in Siria, compresi coloro che a favore del regime e in particolare Hezbollah". Nella bozza della risoluzione viene inoltre espressa profonda preoccupazione per l'effetto negativo che può avere nella regione il coinvolgimento dei miliziani libanesi nel conflitto in Siria.
Il Consiglio di sicurezza Onu chiede anche al governo siriano di consentire l'ingresso nel Paese agli investigatori dell'agenzia Onu per i diritti umani e condanna le violazioni dei diritti umani compiute dalle forze di governo, dai loro alleati e dai ribelli. La bozza redatta da Qatar, Kuwait, Turchia, Stati Uniti e Gran Bretagna sarà messa ai voti venerdì.
L'Austria inizierà domani il ritiro dei propri caschi blu dalla missione Onu in Golan: lo ha annunciato una fonte del ministero della difesa di Vienna, dopo che lo stesso titolare del dicastero, Gerald Klug, aveva fatto sapere che il processo di ritiro dei 378 militari sarebbe cominciato non prima di due settimane...
Ma per l'agenzia ufficiale siriana Sana, le due esplosioni sono state provocate da altrettanti ordigni posti in borse piazzate di fronte ai negozi della piazza nel centro del quartiere, conosciuta anche come "piazza dei martiri" e dove risiede il ministero dell'Interno. Anche l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato la stessa versione: "Le esplosioni sono state causate da ordigni sistemati nelle vicinanze".
Dalle imagini trasmesse si vedono negozi, auto distrutte, marciapiedi insanguinati e ambulanze che caricano i feriti. Le esplosioni di oggi nella capitale sono le prime da quando l'esercito del regime di Bashar Al Assad ha ripreso la città di Qusayr, vicina al Libano.
Scontri con Hezbollah. I ribelli siriani passano al controattacco con gli Hezbollah alleati di Assad.
La città di Hermel, uno dei bastioni dei miliziani libanesi,è stata colpita da otto razzi lanciati dalla Siria: il bilancio è di un morto e almeno quattro feriti. L'offensiva è iniziata dopo la riconquista di Qusair la scorsa settimana da parte dell'esercito lealista: da alcuni giorni diversi altri razzi lanciati dai ribelli sono caduti nella regione. In uno di questi bombardamenti, il 27 maggio, è rimasta uccisa una ragazza di 17 anni e altre due donne sono state ferite.
Dall'Onu la bozza di una nuova risoluzione. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel frattempo sta studiando una nuova risoluzione per denunciare la collaborazione tra il movimento sciita di Hezbollah e il regime di Assad, in particolare per l'impiego di miliziani libanesi al fianco delle forze siriane contro i ribelli. In una bozza diffusa oggi a Ginevra si "condanna fermamente l'intervento di combattenti stranieri in Siria, compresi coloro che a favore del regime e in particolare Hezbollah". Nella bozza della risoluzione viene inoltre espressa profonda preoccupazione per l'effetto negativo che può avere nella regione il coinvolgimento dei miliziani libanesi nel conflitto in Siria.
Il Consiglio di sicurezza Onu chiede anche al governo siriano di consentire l'ingresso nel Paese agli investigatori dell'agenzia Onu per i diritti umani e condanna le violazioni dei diritti umani compiute dalle forze di governo, dai loro alleati e dai ribelli. La bozza redatta da Qatar, Kuwait, Turchia, Stati Uniti e Gran Bretagna sarà messa ai voti venerdì.
L'Austria inizierà domani il ritiro dei propri caschi blu dalla missione Onu in Golan: lo ha annunciato una fonte del ministero della difesa di Vienna, dopo che lo stesso titolare del dicastero, Gerald Klug, aveva fatto sapere che il processo di ritiro dei 378 militari sarebbe cominciato non prima di due settimane...
(La Repubblica.it)

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