lunedì 20 maggio 2013

Siria, cresce il rischio-contagio in Libano. Strage di Hezbollah...

(AGI) - Roma, 20 mag. - Il conflitto siriano rischia sempre piu' di allargarsi ad altri Paesi, in particolare al Libano. Nell'offensiva che ha permesso alle forze di Bashar al-Assad di riconquistare Qusayr, nella Siria centrale, sono caduti decine di uomini di Hezbollah, la milizia sciita libanese e filo-iraniana che aiuta il regime. Un intervento che allarma Israele e che ha indotto il premier, Benjamin Netanyahu, a minacciare altri raid contro i depositi di armi di Hezbollah in Siria. Intanto, a conferma che l'intera regione e' una polveriera, combattimenti tra sostenitori e oppositori di Assad si sono registrati a Tripoli, nel nord del Libano, con un bilancio di tre morti e una quarantina di feriti in due giorni di combattimenti. Nella notte c'e' stato un lancio di granate e colpi di artiglieria pesante, scontri sfociati in sporadici colpi di cecchini quando si e' fatto giorno; sono rimasti feriti anche quattro soldati libanesi che tentavano di tenere separate le due parti belligeranti. Secondo gli attivisti siriani, la tensione e' aizzata dalle notizie che arrivano proprio da Qusayr. A Tripoli c'e' una minoranza alauita che vive su una collina prospiciente la citta' portuale, tutta sunnita. I sunniti libanesi si sentono molto vicini alla rivolta sunnita contro Assad.
  L'area di Qusayr, nella provincia di Homs, e' strategicamente importante perche' permette di controllare la strada sulla costa mediterranea. La citta' e' ad appena una decina di chilometri dal confine libanese e quindi vi possono facilmente affluire i militanti di Hezbollah. Da ore, secondo gli attivisti, la citta' e' martellata dall'artiglieria dell'esercito e dai colpi di mortaio dei miliziani sciiti. "La gran parte delle vittime sono civili", ha raccontato un attivista, ma sono morti anche "decine di miliziani del movimento sciita libanese". Intanto a Madrid settori dell'opposizione siriana si sono riuniti per cercare di avvicinare le posizioni in vista dei prossimi appuntamenti, la riunione ad Amman degli Amici della Siria di mercoledi' e quella successiva a Istanbul dei vari gruppi d'opposizione. Tra i presenti Ahmed Moaz al-Khatib, che la scorsa settimana si e' dimesso dalla guida della Coalizione Nazionale Siriana per protesta nei confronti dell'inerzia della comunita' internazionale, altri membri della coalizione, oltre a "vari movimenti" dell'opposizione....
(AGI.it)

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