domenica 26 maggio 2013

Siria accetta ‘Ginevra 2’ Almeno 30 morti in un giorno...

Damasco parteciperà alla conferenza di pace proposta da Mosca e Washington che dovrebbe tenersi a giugno a Ginevra. Lo conferma il ministro degli Esteri siriano, che intravede "buone opportunità" di trovare una soluzione alla crisi nel Paese. Intanto oltre 30 i morti in 24 ore. Almeno 11 ribelli siriani uccisi nei combattimenti contro i ribelli curdi nel nord del Paese, nella zona di Aleppo; 22 combattenti di Hezbollah schierati con l'esercito regolare assassinati dagli insorti...


Il ministro degli Esteri siriano, Walid Muallem, ha annunciato oggi l'intenzione del governo di Damasco di partecipare alla nuova conferenza internazionale di pace sulla Siria, denominata 'Ginevra 2'. Come riferisce la Bbc, si tratta di una decisione presa in "linea di principio", ha precisato Muallem, nel corso di una conferenza stampa a Baghdad. "Crediamo che questa conferenza internazionale, sarà una buona occasione per trovare una soluzione politica alla crisi in Siria", ha aggiunto il ministro, in visita a sorpresa nella capitale irachena. La conferenza, lanciata da Stati Uniti e Russia, dovrebbe svolgersi a giugno. La coalizione nazionale siriana, la principale sigla degli oppositori al regime di Damasco, nei giorni scorsi ha subordinato la propria partecipazione all'abbandono del potere da parte del presidente Bashar al Assad.
I ministri degli Esteri dell'Unione Europea si vedono domani a Bruxelles per una riunione - la prima per la nuova titolare della Farnesina, Emma Bonino - incentrata su Siria, processo di pace in Medio Oriente e Mali. Sulla Siria, i 27 si presentano divisi sul tema della revoca dell'embargo sulle armi, che rientra nel pacchetto di sanzioni in scadenza alla mezzanotte del 31 maggio. Tre le posizioni sul tavolo, secondo quanto sintetizzato da fonti europee. "C'è un Paese (la Gran Bretagna, ndr) favorevole alla revoca totale" del divieto di esportare armi alla Siria, a sostegno dell'opposizione, spiegano. Poi c'è un piccolo gruppo di Paesi favorevole ad un semplice rinnovo del pacchetto sanzioni, "senza alcun cambiamento", in attesa di vedere quale sarà l'esito della Conferenza di Ginevra prevista per il mese prossimo e con l'idea di "non indebolire gli sforzi diplomatici in corso".
Infine, c'è un gruppo ampio di Paesi, tra i quali anche l'Italia e la Germania, favorevole ad “emendamenti al pacchetto attuale e ad una revoca parziale dell'embargo", che preveda "garanzie su chi saranno i destinatari" delle armi ed "il rispetto di un codice di condotta per le esportazioni", hanno spiegato ancora le fonti. Sul tema Siria, la Bonino sottolineerà tra l'altro l'esigenza che, anche a seguito dell'inasprimento del conflitto negli ultimi giorni, l'Europa mantenga una linea di forte coesione e continui ad inviare segnali di deterrenza al regime di Bashar Assad.
Intanto, sono oltre 30 i morti registrati da ieri nel conflitto siriano. Almeno undici ribelli siriani sono rimasti uccisi durante combattimenti contro i ribelli curdi nella zona di Aleppo, nel nord del Paese, secondo l'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo. Ventidue combattenti di Hezbollah schierati con l'esercito siriano nella battaglia di Qusayr, a 10 chilometri dal confine col Libano, sono stati invece uccisi dai ribelli secondo fonti vicine al movimento sciita libanese...
(RAI Giornaleradio)

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