martedì 4 dicembre 2012

Atma: le mamme piangono




Atma è un campo al confine con la Turchia. E’ costruito in territorio siriano e doveva essere un semplice punto di passaggio per chi cercava la salvezza oltre il confine. All’inizio la gente viveva sotto gli alberi di olivo, oggi 14.000 persone vivono qui. Non c’è acqua corrente, cisterne portano l’acqua al campo; non ci sono servizi igienici, non c’è un ospedale, non c’è una cucina da campo. L’inverno ha peggiorato la situazione. Si vive in tende in mezzo al fango. Qui non sono arrivati gli aiuti di associazioni internazionali, tutto si basa sul lavoro di volontari. La vita ad Atma è molto difficile e i rifugiati continuano ad arrivare.

3.600 bambini giocano nel fango, fino a ieri scalzi. Ci si arrangia come si puo’. Ogni giorno si lotta per sopravvivere. I viveri non rarrivano ogni giorno, a volte ogni secondo giorno. A volte i camion della speranza attraversano il confine ma sono gocce in questo mare di desolazione. 
I volontari che visitano il campo raccontano le storie di questi bambini.
Le mamme piangono quando non riescono a sfamare i loro piccoli... è difficile spiegare ai bambini che cosa stia succedendo, come da una vita normale ci si ritrovi nella desolazione totale. Scegliere tra la morte sotto le bombe e Atma è difficile. La disperazione e la speranza hanno scelto per questa gente...

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