Si smetta di combattere e si consenta ai civili di lasciare Qusayr. È l’appello che le Nazioni Unite hanno lanciato a esercito e ribelli siriani, che da settimane si stanno affrontando duramente nella città.
Il 19 marzo scorso le forze di Bashar al-Assad, sostenute dai miliziani libanesi di Hezbollah, hanno assediato quello che era un avamposto degli insorti.
L’Onu stima che siano almeno 1500 i civili feriti bloccati a Qusayr bisognosi di urgente assistenza medica.
Il conflitto siriano è ormai dilagato anche nel vicino Libano. A Tripoli, si scontrano quotidianamente gruppi sunniti, che sostengono i ribelli in Siria, e quelli sciiti pro-Assad.
“Abbiamo combattuto nelle file di Hezbollah, abbiamo resistito al nemico israeliano. Ora scopriamo che Israele è più misericordioso di quanto Hezbollah lo sia con i sunniti in Siria”, dice un rappresentante del clero sunnita, lo Sheikh Bilal Masri.
Una dichiarazione che segue la presa di posizione dell’influente predicatore Youssef al-Qaradaoui, che ha invitato i musulmani sunniti a unirsi alle file dei ribelli siriani per combattere le milizie sciite di Hezbolalh....
(euronews)

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