(ANSA) - BRUXELLES, 11 MAR - L'Unione europea puo' avere un ruolo importante nella ''indispensabile'' soluzione politica per uscire dalla crisi siriana, ''una delle piu' gravi in corso nel mondo'' e che rischia di destabilizzare l'intera regione. E' il messaggio di Lakhdar Brahimi, l'inviato speciale di Nazioni Unite e Lega Araba, dopo il pranzo con i ministri degli esteri europei a Bruxelles. La riunione dei capi delle diplomazie Ue ha mostrato ancora una volta quanto l'Europa sia divisa sulla questione dell'embargo delle armi. Che di fatto, come denunciato la settimana scorsa dal generale Selim Idriss davanti al Parlamento europeo, colpisce solo l'opposizione. Una visione condivisa dal capo della diplomazia francese, Laurent Fabius.
Per il quale e' ''evidente'' lo squilibrio tra il regime di Assad che viene ''fornito di armi pesanti che arrivano da Russia e Iran'' e l'opposizione, che un po' di armi riesce a procurarsele ''solo al mercato nero'', ma certamente non la contraerea e gli anticarro di cui avrebbe bisogno. Cosi' Fabius ha rilanciato la revisione dell'embargo, che va ''rivisto al piu' presto''. La posizione e' condivisa dalla Gran Bretagna, che gia' nel Consiglio di febbraio ha ottenuto l'emendamento delle sanzioni che consente di inviare mezzi di protezione della popolazione civile. Oggi il titolare del Foreing Office, William Hague ha tra l'altro ricordato che la Gran Bretagna ha gia' deciso di inviare veicoli blindati e giubbotti anti-proiettile.
Contraria all'alleggerimento dell'embargo sulle armi continua pero' ad essere la maggioranza degli stati membri, in particolare Svezia e Germania. (

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