martedì 19 marzo 2013

Siria, governo e ribelli si accusano di usare armi chimiche


BEIRUT (Reuters) - Il governo siriano e ribelli si accusano a vicenda di aver sparato un razzo carico di agenti chimici alla periferia di Aleppo, nel nord del paese, provocando la morte di decine di persone.
Si crede che il presidente Bashar al Assad, che da due anni è alle prese con una rivolta che lo vuole estromettere, abbia un arsenale chimico.
I funzionari siriani non lo hanno mai né confermato né smentito, sottolineando però che se ci fosse verrebbe usato per difendere il paese contro le aggressioni straniere e non contro i siriani. Non ci sono invece rapporti precendenti di armi chimiche nelle mani dei ribelli.
Il ministro dell'Informazione Omran al-Zoabi h...a detto che ribelli hanno lanciato un razzo con armi chimiche a Khan al Assal, a sudovest di Aleppo, in quella che ha definito una "pericolosa escalation".
Ma un alto comandante dei ribelli ha negato l'accusa, aggiungendo di credere che le forze leali ad Assad abbiano sparato un missile Scud con agenti chimici.
Il presidente Usa Barack Obama, che resiste ad un intervento militare in Siria, ha ammonito Assad che qualsiasi uso di armi chimiche rappresenterebbe una "linea rossa".
Zoabi ha detto che 16 persone sono morte e 86 sono rimaste ferite - alcune in modo grave - nell'attacco, aggiungendo che Qatar e Turchia, che hanno sostenuto i ribelli, hanno la "responsabilità legale, morale e politica" per l'accaduto.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani, vicino ai ribelli, parla invece di 26 morti nell'attacco, compresi 16 soldati.

Nessun commento:

Posta un commento